Ancora un altro successo per la Startup Veneta Smarties.bio tra le finaliste del Festival dell’Economia Civile

È trascorso solo qualche mese da quando il New York Times ha dedicato un’intera pagina alla giovane e promettente azienda veneta Smarties.bio che, con il suo progetto sulla biodiversità, salvaguardia e promozione del patrimonio orticolo italiano, ha saputo  distinguersi oltre oceano e oggi anche in Italia. Smarties.bio è emersa tra le sette startup finaliste del Premio “Prepararsi al Futuro 2021”, promosso dal Festival Nazionale dell'Economia Civile, a Firenze il 24-26 settembre. “Alla ricerca di senso” è il titolo di questa terza edizione. Nel sontuoso Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, le “buone pratiche” selezionate sono arrivate da tutta Italia riunendo giovani appassionati, docenti intraprendenti, amministrazioni locali, imprenditori e imprenditrici di diversi settori produttivi. 


All’insegna dello slogan “Credere e salvaguardare il passato per vivere in un futuro migliore”, la startup interamente veneta è stata scelta per la sua professionalità a servizio del “bene comune”, riconosciuto nell’accurato lavoro di selezione, mantenimento e produzione di sementi di qualità e di antiche varietà dall'alto valore sociale, storico e culinario che stanno andando perdute. Il progetto “Smarties.biodiversità” sposa, infatti, la filosofia che qualità e salubrità dei cibi debbano andare di pari passo con sapore e gusto.  Secondo i suoi fondatori, i due giovani e appassionati genetisti Andrea Ghedina e Luca Bertaggia: “Chi vuole vivere bene e in modo significativo deve contribuire ad arricchire la vita degli altri”. 


Questa visione non poteva non trovare un riconoscimento nel tema centrale scelto per la terza edizione del Festival dal titolo “Alla ricerca di senso. Persone, lavoro, relazioni”.  Il nuovo modello di economia che la kermesse ha proposto è di un’economia “sostenibile e generativa”. Il significato di questi due aggettivi l’ha spiegato il direttore del Festival Leonardo Becchetti che vede nell’economia civile anzitutto una “ricerca di senso” e la capacità di incidere sulla vita degli altri. Il Festival ha puntato il riflettore sull’idea che l’uomo è un cercatore di senso prima che massimizzatore di utilità – così si evince dai milioni di dati negli studi di frontiera delle scienze sociali – e che la combinazione di creatività e capacità di contribuire a migliorare la propria vita e quella altrui è la componente principale della soddisfazione e ricchezza di senso di vita delle persone.


In sintonia con il percorso sulla biodiversità, Smaties.bio sta lavorando anche al “Progetto Gusto Italiano”, che porta avanti i valori fondanti dell’azienda: credere che la difesa e la promozione del mangiare italiano e del mangiare sano sia la via per salvaguardare la biodiversità contro una globalizzazione delle culture e dei gusti. Credere che il mangiare sano abbia inizio dal seme e dal lavoro di miglioramento genetico per selezionare i semi migliori e quelli di antiche cultivar. Credere che qualità e salubrità dei cibi debbano andare di pari passo con sapore e gusto. 

Solo se si è dei “ricercatori di senso”, è possibile credere in questi valori e quindi costruire progetti di economia civile.


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